La prima giornata (lunedì 10 ottobre 2022) del convegno “Per una scuola “eSTREMA”: esperienze della Rete Curricoli Digitali Verticali” è stata un successo.
Nella suggestiva cornice del Salone del Parlamento, in Castello, i numerosi partecipanti, provenienti da scuole di tutta Italia hanno ascoltato e interagito con i relatori che si sono avvicendati.
Dopo i saluti del nostro Dirigente scolastico, Oliviero Barbieri, e delle autorità (Giuseppina Martelli dell'Ufficio VI – Innovazione didattica e digitale MIUR, Paolo Di Monte, del Coordinamento dell'équipe formativa territoriale FVG – USR FVG), Maria Concetta Brocato ha presentato gli interventi dei relatori, attraverso i quali, si è ripromessa di raggiungere lo scopo di ispirare e provocare sulla tematica.
Ecco qualche appunto al riguardo.
Il primo intervento è stato quello di Giovanni Nulli, in rappresentanza di INDIRE, il quale, dopo aver ricordato che il Malignani è tra i fondatori di Avanguardie Educative, ha sottolineato come il tema della verticalità, cioè il dare continuità tra un segmento scolastico e l'altro, sia fondamentale: una “continuità progettata”.
Tiziana Cavedoni ha parlato del carattere etico del digitale e della rete. “Da appiglio ad appoggio”, come quando, in montagna, salendo si trova un appiglio, che poi diventa un appoggio grazie al quale possiamo andare avanti. Ha poi citato Danilo Dolci: “C’è chi insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo: forse c’è chi si sente soddisfatto così guidato. C’è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo: c’è pure chi si sente soddisfatto essendo incoraggiato. C’è pure chi educa, senza nascondere l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d’essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato”. Conclude aggiungendo che i sogni non sono altro che pensieri che ci fanno stare bene.
Paolo Coppola, dell'Università di Udine, ha portato delle riflessioni su Digitale e STEM, alcune analisi delle competenze digitali, per capire CHI ha QUALI competenze digitali. Un esempio: i giovani sono molto competenti digitalmente ma poveri di cultura.
Luca Solesin, di Ashoka Italia, ha colpito la platea recitando i versi danteschi relativi a Ulisse nell'Inferno: il docente innovatore, come Ulisse, è un po' folle e desidera superare le colonne d'Ercole della scuola. Il cambiamento passa dall'azione individuale, ma occorre avere una visione e una motivazione. Ha spiegato l'interessante concetto di leadershare: non uomini soli al comando, ma persone che sappiano condividere, coltivando la fiducia e facendo squadra.
Letizia Donnini ha raccontato le sue riflessioni e le sue molte domande sulla ricerca di un filo conduttore tra i numerosi progetti esistenti in tutti gli ordini di scuole della rete. Il filo conduttore sono le competenze digitali.
Stefano Lotti ha affascinato la platea tra mini storie e citazioni latine illustrando le sue metodologie didattiche e presentando, come una sorpresa finale, la tavola periodica delle competenze.
Matilde Fontanin, dell'Università di Trieste, ha parlato di formazione e digitale, spiegando in cosa consiste la competenza informativa, l'educazione al digitale, la lettura laterale. Ha parlato dei diritti aletici, come, per esempio, il diritto a ricevere un'educazione tale da metterci in grado di discriminare, per quanto possibile, il vero dal falso. Infine una citazione di Einstein: “Il vero segno dell'intelligenza non è la conoscenza, ma l'immaginazione”...”e allora aiutiamoli a immaginare!” ha concluso.
Un pomeriggio proficuo e ricco di spunti di riflessione e provocazioni: era proprio questo l'obiettivo prefissato.
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