Sabato 5 aprile un convegno per parlare di Smart Grid, reti elettriche intelligenti e sistema elletrico regionale. Il convegno è stato organizzato dall’AEIT e dal dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica ed Automazione del Malignani, coordinato dall’ing. Stefano Comuzzi.
Il piano energetico del Friuli Venezia Giulia è datato 2003. A fianco a infrastrutture elettriche/energetiche tradizionali troviamo interconnessioni con reti di paesi esteri, pensiamo alla vicina Slovenia, e con le altre regioni (gasdotti). Dal 2007 è in parallelo aumentata sensibilmente la produzione di energia da rinnovabili: l’installazione di impianti fotovoltaici ha portato ad un inversione del flusso, trasformando una grossa parte di utenza da passiva in attiva, ossia capace di generare potenza elettrica che viene accumulata e immessa nella rete elettrica generale. A livello nazionale si è passati da una produzione di energia da rinnovabili pari a 2,4GW di potenza del 2007 ai 25,5 GW del 2013.
Sembra quindi inspiegabile come mai siano ancora possibili episodi di black-out come recentemente verificatosi nella zona della Carnia a seguito delle abbondanti nevicate.
“Siamo consapevoli del gap del sistema elettrico regionale – ha affermato Vittorino Boem presidente della IV commissione Consigliare della Regione FVG intervenunto al convegno - per questo la Regione ha deciso di chiedere la collaborazione del mondo Universitario e della ricerca nell’obiettivo di dotarsi di un piano energetico che affronti la complessità della rete e del territorio e riesca gradualmente a portare ad una gestione efficiente e non a scelte dettate dalla risoluzione delle emergenze e delle necessità locali”
Per il Prof. Ing. Giorgio Sulligoi - Presidente AEIT sezione Trieste e docente di “Gestione e controllo degli Impianti elettrici” dell’Università di Trieste, è necessario ripensare totalmente all’architettura delle rete elettrica sia in termini di procedure che di tecnologie ultilizzate. E’ oggi indispensabile coordinare la rete elettrica in modo intelligente ed efficace sotto vari aspetti e funzionalità. Gestire razionalmente la distribuzione di energia elettrica, permettendo di evitare sprechi energetici, sovraccarichi, interruzioni del servizio, migliorando cioè la cosiddetta “power quality”. “Coniugare l’utilizzo di tecnologie tradizionali con soluzioni innovative, ha affermato Sulligoi - consente di rendere l’esercizio della rete elettrica maggiormente flessibile, grazie a uno scambio di informazioni e controllo più adeguato.” Insomma è necessario evolvere ad un sistema “Smart Grids”, ad una rete intelligente in grado di attivare grazie alla evoluzione delle reti di comunicazione ICT dei sistemi di controllo della generazione e della distribuzione di energia, in modo costante e continuativo.” La migrazione a reti smart è possibile in modo graduale, migliorando pezzi della rete e consentendone una funzionalità a isola dove la presenza di un sistema di controllo e la semplice presenza di un generatore del valore di poco più di 10 mila euro può permettere una gestione e una risoluzione dei problemi di black out in tempi rapidissimi, evitando l’isolamento di utenze di primaria importanza.Questo è quello che viene fatto sulle navi ad esempio. Su politiche ambientali ed energetiche il Friuli Venezia Giulia è decisamente più indietro di altre regioni italiane, ci riferiamo a Puglia e Sicilia. E’ necessaria una maggiore collaborazione tra amministrazioni locali, distributori di energia e enti di ricerca e Università che possono portare un contributo culturale concreto alla individuazione di soluzioni efficienti.”
A livello europeo sul tema energetico è stata stanziata un’enorme entità di investimenti nel periodo 2014-2020. Il Comune di Udine ha già da diversi anni adottato un piano d’azione per l’energia sostenibile .“Abbiamo aderito al Patto dei Sindaci e ridotto l’emissione di CO2 degli uffici pubblici, ma non è avvenuto lo stesso a livello di privato - ha affermato il sindaco Honsell intervenuto al convegno- Abbiamo partecipato a diversi progetti europei sulla sostenibilità ambientale ed imposto in edilizia privata l’adozione di certi tipi di coibentazione. Ma non è sufficiente, sono gocce che non riescono a produrre l’inversione di tendenza ed il necessario cambiamento culturale. Mi piacerebbe che tra gli enti locali ci fosse una maggiore collaborazione per promuovere una cultura dell’efficientamento energetico Ringrazio per questa iniziativa il Malignani punto di riferimento morale ed etico nell’educazione dei giovani”.
Il convegno è stato organizzato dall’AEIT e dal dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica ed Automazione del Malignani, coordinato dall’ing. Stefano Comuzzi.
Oltre a Sulligoi sono intervenuti il dott. Alberto Gobessi del Politecnico di Milano su Energie rinnovabili e sistemi di accumulo ed il Prof. Ing. Rodolfo Taccani - Docente di “Impiego industriale dell’energia” presso l’Università di Trieste - Vicepresidente ATI Sezione FVG che ha parlato di “Prospettive della generazione distribuita”.
Nell’ambito del convegno è stato presentato dall’Ing. Riccardo Campaner di Schneider Electric il prodotto iQuadro: un quadro intelligente per il controllo e la gestione dell’energia a servizio dell’efficienza dell’impianto.
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