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Progetto “Molto più di HOH”: analisi chimico-fisiche delle acque a Bagni di Lusnizza e Fusine Laghi

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Giovedì 16 maggio 2019 i giovani chimici della classe 1^ Chimica, Materiali e Biotecnologie sez. A si sono recati a Bagni di Lusnizza e Fusine Laghi, due splendide località di montagna presso i vicini confini di Austria e Slovenia, per il Progetto “Molto più di HOH”.

Nella piccola Bagni, che è rimasta immune da ogni contaminazione esterna, sgorga un’acqua pregiata, tesoro e orgoglio del paese: l’acqua solforosa. La si può apprezzare dalle fontanelle sempre aperte del Chioschetto, o direttamente alla Sorgente; quest’ultima, meno conosciuta, è raggiungibile a piedi attraverso una breve passeggiata nel bosco.

Le analisi chimico-fisiche dell’acqua sono state fatte per lo più in loco, in entrambi i siti (al Chiosco prima e poi alla Sorgente), utilizzando strumentazioni specifiche, mentre altre sono state condotte presso i Laboratori del nostro Istituto in Udine.

In particolare, sono state effettuate misure chimico-fisiche in situ dei parametri pH, Eh, conducibilità elettrica e TDS, temperatura, ossigeno disciolto, mediante strumentazione monoparametrica e multiparametrica professionale portatile, su acque termali e non, di Bagni di Lusnizza al Chiosco e alle Sorgenti e dei Laghi di Fusine con acque lacustri e sorgenti immissarie.

Quest’anno a Bagni, per l’occasione, proprio in prossimità della Sorgente, è stato allestito un tavolino per la didattica sperimentale, dove i nostri giovani chimici hanno potuto esercitarsi effettuando anche determinazioni analitiche mediante test kit (via calorimetrica e titolazioni) di cloro gassoso Cl2 e cloruri Cl-, ortofosfati, ione ammonio, ossigeno disciolto, pH.

Si è fatto riferimento anche allo sfruttamento in epoche passate delle acque termali, ed alle future possibilità di valorizzazione e sviluppo sostenibile (a garanzia dei diritti delle generazioni future) delle acque di Bagni di Lusnizza.

Si è avuto anche modo di trattare il tema delle centraline idroelettriche in termini sia di valore energetico dell’opera, sia di impatto ambientale e paesaggistico, nonché di rischio per il deflusso minimo vitale, che deve essere sempre garantito su ogni asta fluviale.

Al paesino abbiamo visitato poi la suggestiva Chiesetta di San Gottardo, consacrata nel 1450.

I Laghi di Fusine infine, sia il Superiore che l’Inferiore, sono un angolo di paradiso, sia in estate che in inverno. Hanno qualcosa di “magico”. Come l’acqua di Bagni. Immersi nella Foresta di Tarvisio: la più grande foresta demaniale d’Italia, con una storia millenaria, patrimonio inestimabile.

L’intera giornata si è svolta esaminando le evidenze chimico-fisiche delle acque, inquadrandole nei diversi contesti geologici superficiali e sotterranei, mediante costante osservazione e lettura del paesaggio.

Con brevissime pause, questo “maggio freddo” è stato segnato per lo più da piogge e, in montagna, da un insolito trend di acqua, gelo e neve. Ma giovedì 16 maggio ci è stata donata una giornata sorprendentemente clemente, in mattinata persino con raggi di sole.

Docenti coinvolti nel Progetto: Proff. Antonella Di Vora, Alida Fornasiere, Adriano Rodaro e Gianna Zamparo. Ha fornito un grande contributo anche la Prof.ssa Aurelie Cimolino, esperta geologa e conoscitrice della Valle. Un ringraziamento infine a Veronica Eder, per averci offerto una preziosa sintesi della sua ricerca sull’acqua termale di Bagni di Lusnizza, frutto di grande lavoro, impegno e passione.

​“Se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua” (Loren Eiseley)

 

A. Di Vora

 

Per saperne di più sulle attività degli studenti della Sezione "Chimica, Materiali e Biotecnologie": http://okchimica.blogspot.com/