Venerdì 20 gennaio nell'Aula Magna del nostro Istituto e in diretta streaming sul canale del Messaggero Veneto, si è svolta la tavola rotonda “Scuola, imprese e cultura della sicurezza: fare memoria per creare una rete di formazione e lavoro piu sicura”.
A un anno dall’incidente in cui perse la vita durante uno stage in azienda il giovane Lorenzo Parelli, la famiglia, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, ha approfondito il tema dell’educazione alla sicurezza sul lavoro nel “sistema scuola” favorendo una riflessione condivisa e di responsabilità sugli aspetti da migliorare per ridurre al minimo l’esposizione degli studenti ai rischi legati all’attività e alla formazione.
L'incontro, moderato dal Direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, è iniziato con i saluti istituzionali dei genitori di Lorenzo, Maria Elena e Dino Parelli, seguiti da quelli di Alessia Rosolen, Assessore regionale al Lavoro, Ivan Petrucco, Sindaco di Castion di Strada, Walter Rizzetto della Camera dei Deputati, Piero Mauro Zanin, Presidente del Consiglio Regionale, Daniela Beltrame, Direttore Usr FVG, Don Lorenzo Teston Direttore dell'Istituto Bearzi.
Alla tavola rotonda hanno partecipato con i loro interventi il Dirigente Scolastico del nostro Istituto, Oliviero Barbieri, Beatrice Bertossi della Consulta regionale degli studenti FVG, Gabriele De Simone Direttore dello IAL, Anna Mareschi Danieli,Vice Presidente Confindustria Udine, Matteo Zorn della Uil FVG e il Presidente della Regione Autonoma FVG, Massimiliano Fedriga.
Un confronto costruttivo, in cui ciascun relatore ha portato delle proposte concrete relative ai rispettivi ambiti e secondo il proprio punto di vista: dall'istituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza, all'individuazione delle mansioni specifiche nel progetto formativo, all'inserimento di una sezione dedicata agli studenti all'interno del documento di valutazione dei rischi nelle imprese, all'istituzione di una piattaforma nazionale in cui inserire le aziente certificate per il PCTO.
Soprattutto si è parlato di “responsabilità collettiva e condivisa”, della diffusione della cultura della sicurezza, una sfida complessa, che non deve essere limitata alla nostra regione, ma estesa a tutto il Paese.
Al termine della tavola rotonda è stata firmata la “Carta di Lorenzo”, un documento contenente i contributi emersi dalle varie parti e istituzioni coinvolte.
Le conclusioni sono state affidate ad Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta, il quale ha pronunciato parole di speranza. “Non è la morte di Lorenzo ad aver riunito la tavola rotonda, ma la sua vita. Il documento appena firmato rappresenta un piccolo faro nel buio e in un certo senso Lorenzo ha parlato attraverso i vari interventi”. Infine una riflessione sul dolore, che non va cancellato, ma “attraversato”, dando un senso anche a ciò che sembra non averne.
Maria Elena e Dino Parelli hanno infine ringraziato tutti i convenuti, perché si sono resi disponibili fin da subito, e perché Lorenzo, per il suo carattere, avrebbe “messo in sicurezza” tutti.
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