9.00 | Accoglienza dei partecipanti |
9.30 |
Introduzione e intermezzi musicali Ass.ne “Parcè no?” Saluto delle Autorità e dei Partner di progetto |
9.50 |
Valutazione di progetto Rosalba Perini e Angela Arboritanza |
10.15 |
I risultati del questionario Analisi e commento dei dati emersi dall’indagine Chiara Cristini, Eva Pantanali e studentesse |
11.00 |
L'opportunità delle politiche di conciliazione è un tema dibattibile? Studentesse con la consulenza di Paola D'Agostini |
11.30 | Intervallo |
11.45 |
La carta delle Ragazze. Presentazione del documento pubblico. Cristina De Zorzi, studentesse e rappresentanti del Collegio UWC Adriatic di Duino |
12.30 |
Esecuzione musicale del duo “Parcè no?” e Perfomance di danza cura delle studentesse del Liceo Coreutico, annesso all'Educandato Statale “Collegio Uccellis” di Udine, coordinate dalla prof.ssa Federica Maddalena Cucinotta Girotondo delle bandiere |
13.00 | Chiusura dell’incontro |
Musica di apertura: selezione dalla sua Suite ‘Summer dreams’ per pianoforte a 4 mani di AMY BEACH
Amy Beach, compositrice, pianista, didatta, è stata la prima donna degli Stati Uniti ad avere una carriera di successo. La sua infanzia è stata caratterizzata dal frequente scontro tra il prodigioso talento musicale ed i ruoli di genere prescritti. Rimasta vedova a giovane età, ha soddisfatto il desiderio di insegnare ed è diventata una sostenitrice dell’educazione musicale. È stata la prima presidente della Society of American Women Composers e leader dei Boston Six, un gruppo di compositori con l’obiettivo di apportare uno stile prettamente americano. La sua musica è caratterizzata da un lirismo intenso, una ricca armonia ed un fine senso della prosodia.
I dettagli della sua vita hanno somiglianze con quelli di altre compositrici. Come Cecile Chaminade, Amy è stata frenata dal seguire una regolare ed accademica educazione musicale. Come Fanny Mendelssohn, ha sperimentato la disapprovazione dei genitori a una carriera nella musica e la pressione a soddisfare le aspettative per una vita devota al matrimonio ed alla maternità. Come Clara Schumann, la sua carriera ha comportato un “secondo atto” e un rilancio della performance professionale dopo che la morte del marito l’ha lasciata vedova a giovane età, un marito che comunque era stato orgoglioso del talento musicale della moglie e ha incoraggiato i suoi sforzi creativi e, usando in ogni modo l’influenza della sua posizione sociale per promuoverla nella carriera di compositrice. Vi proponiamo una selezione dalla sua Suite ‘Summer dreams’ per pianoforte a 4 mani.
‘Su Pizzineddu’ - NINNA NANNA POPOLARE SARDA
Un omaggio a tutte le mamme, mamme di pancia e mamme di cuore. In realtà è un canto natalizio ma ... una ninna nanna viene cantata ogni giorno dell’anno e rappresenta uno dei momenti più dolci della quotidianità di una donna. Trattandosi di un canto popolare, non conosciamo il nome del compositore, e non sarebbe così strano si trattasse proprio di una mamma.
Il bucaneve, è una pianta perenne e bulbosa che fiorisce quando ancora la neve ammanta la terra. Il suo nome deriva dal greco e significa Fiore di latte, ma viene chiamato Stella del mattino perché è uno dei primi fiori che sbocciano ad inizio anno.
Il bucaneve ha assunto nei secoli vari significati: quello più diffuso è però legato ad un messaggio di speranza poiché il fiore del bucaneve, apparentemente fragile e delicato, è l’unico ad affrontare le temperature fredde dell’inverno e a dischiudersi impavido in morbidi e candidi fiori. Esiste un racconto tedesco molto affascinante che narra come Dio, dopo aver creato la Terra, chiese alla neve di scendere sui fiori per colorarsi un po’, ma tutti questi rifiutarono, tranne il bucaneve. Da allora, per ricompensare questo umile fiore, la neve lo lascia fiorire ogni anno prima che inizi lo spettacolo primaverile.
Bucaneve è un brano per clarinetto e pianoforte composto da Alessio de Franzoni in omaggio alla forza delle donne.
‘Esta es mi casa?’ - brano composto Alessio de Franzoni, tratto dalla omonima Suite per 2 fisarmoniche
Figlia, mamma, lavoratrice, imprenditrice, amica, artista ... tutto questo è una donna, e ciò si può riassumere nel concetto di essere ‘Casa’. Ovunque ci troviamo, anche in situazioni di difficoltà estreme, in cui non sappiamo più dove è fisicamente la nostra casa, dobbiamo trovarla in noi stessi.
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