Sabato 13 aprile, nell’Aula Magna dell’ISIS "A. Malignani" si è svolto un interessante convegno dal titolo “Foibe, esodo e area alto-adriatica” rivolto agli studenti di una rete di scuole che comprende, oltre al nostro istituto, l’IIS “Il Tagliamento” di Spilimbergo, l’ISIS “Magrini-Marchetti” e l’ISIS “R. D’Aronco” di Gemona del Friuli.
Il Convegno rientra all’interno del progetto “La Memoria e il Ricordo: conoscere per condividere, condividere per non dimenticare”, finanziato dalla Regione FVG, volto a trasmettere alle nuove generazioni principi e valori basati sull’importanza della memoria storica, con particolare riferimento al ricordo della Shoah e delle vicende del confine orientale nel secondo dopoguerra.
L’attenzione dei partecipanti all’incontro, gli studenti e docenti presenti in Aula Magna e quelli collegati in streaming dalle scuole della rete, è stata molto alta per tutta la durata dell’evento, che ha coinvolto autorità di prestigio della nostra regione e relatori di alto livello. Questi ultimi hanno accompagnato i partecipanti, con competenza e passione, lungo percorsi storici appassionanti ed emotivamente toccanti, anche attraverso continui riferimenti a luoghi e personaggi rilevanti del nostro territorio.
Moderatore del Convegno è stato il prof. Alex Cittadella che, in apertura, ha dato la parola alle autorità intervenute: il prof. Oliviero Barbieri, Dirigente scolastico dell’ISIS “Malignani”, la dott.ssa Daniela Beltrame, Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, il prof. Federico Pirone, assessore all’Istruzione del Comune di Udine.
Il Dirigente ha inoltre portato i saluti del Presidente della nostra Regione, dott. Massimiliano Fedriga, che non ha potuto essere presente all’evento, ma ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa.
Erano inoltre presenti il Dirigente scolastico dell’ISIS “Magrini-Marchetti” prof. Marco Tommasi e, in collegamento streaming, il Dirigente scolastico dell’ISIS “R. D’Aronco” prof. Nicolò Basile.
Dopo la presentazione generale del progetto della prof.ssa Silvia Liani, si sono succeduti gli importanti interventi dei numerosi relatori previsti in calendario, a partire dal professor Walter Tomada, dell’ISIS ‘Magrini- Marchetti’, che ha parlato de “Il confine che ci attraversa”, mostrando anche una ricerca transnazionale intitolata “Standing Women on the Rolling Borders”, in collaborazione con vari docenti dell’Università di Zagabria, che verte sul tema delle donne deportate nell’area altoadriatica.
Il professore Elio Varutti, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine, ha trattato il tema “Esuli giuliano dalmati a Udine tra accoglienza e rifiuto, 1943-1963”, percorrendo con l’ausilio di diapositive e cartografie gli eventi che vanno dalle prime fughe da Zara, da Pola e da Fiume bombardate dagli alleati fino all’accoglienza difficile dei profughi a Udine.
Il professor Enrico Folisi ha parlato di “Balcani in fiamme. Stragi e foibe”, come dal titolo del suo ultimo libro. Folisi ha accennato al 1848. È dal Risorgimento, infatti, che iniziarono i dissapori tra italiani e slavi nel contesto balcanico.
Nell’intervallo delle due sessioni del convegno, quattro allievi del ‘Malignani’ hanno presentato un brano musicale, con letture sceniche selezionate dalla prof.ssa Ofelia Croatto, dal titolo “Il Carmelo di Echt”, sotto la guida di Giovanni Floreani. Si tratta di un testo composto da Juri Camisasca e reinterpretato da Franco Battiato. Echt è il monastero olandese da cui Edith Stein, ebrea convertita, fu prelevata dalle SS per essere deportata ad Auschwitz, dove morì assassinata.
La seconda parte del Convegno ha visto l’intervento del dottor Bruno Bonetti, vicepresidente dell’ANVGD di Udine, con una serie di diapositive dal titolo: “Dalmazia: l’esodo del 1943-‘44 e l’esodo dimenticato del 1920”. La fine dell’egemonia italiana in “Dalmazia ha avuto origine dopo il 1880,
quando il serbo-croato è stata dichiarata lingua ufficiale, a scapito di quella italiana, in vigore sino ad allora” - ha detto il relatore.
A seguire il contributo del professor Stefano Morandini intitolato “National Borders and Social Boundaries in Europe: the case of Friuli”, tratto da una ricerca in collaborazione tra il Graduate Institute of International and Development Studies - IHEID di Ginevra e l’ISIS "Fermo Solari" di Tolmezzo.
In chiusura gli interventi toccanti della sig.ra Daria Gorlato e del sig. Marco Rensi, che hanno portato come testimonianza, in un auditorium gremito e profondamente attento e partecipe, le loro storie personali e familiari legate all’esodo forzato ed alla tragicità straziante delle foibe.
“Non avevo quasi mai parlato dell’esodo istriano, o del sequestro e della scomparsa di mio padre prima d’ora in pubblico, non ci riuscivo – ha confidato la sig.ra Gorlato, socia dell’ANVGD – ho elaborato il lutto dentro di me, mi rendo conto che sia giusto parlarne, ma la tremenda sofferenza si ravviva ogni volta ed è sempre uguale”.
Nonostante il Convegno fosse arrivato alla fine, l’attenzione era alle stelle: l’empatia e vicinanza di tutte le persone presenti ai testimoni che hanno accettato di raccontare le proprie storie e quelle delle loro famiglie si è manifestata con un toccante abbraccio del pubblico attraverso un sentito e lungo applauso finale.
La rassegna di interventi si è conclusa con la consegna a tutti i relatori ed autorità intervenuti di un omaggio nella forma di un “ulivo bonsai”, simbolo di pace e amicizia tra i popoli.
Progetto “La Memoria e il Ricordo”
Professori Angela Arboritanza, Alex Cittadella, Ofelia Croatto, Silvia Liani
Autori: prof. Silvia Liani, prof. Elio Varutti
Lettori: prof. Alex Cittadella
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