Venerdì 11 febbraio nell’Aula Magna del nostro Istituto il Dirigente Scolastico ha dato il benvenuto ad un nuovo “amico del Malignani”: Ivan Stefanutti, regista poliedrico originario di Udine che vanta un’intensa attività nell’opera lirica e notorietà in campo nazionale ed internazionale. Pur presissimo nelle prove e nella messa a punto finale de Le Nozze di Figaro, Stefanutti ha accettato con grande disponibilità l’invito formulatogli solo qualche giorno prima a venirci a trovare e a incontrare le classi che avrebbero assistito alla speciale messa in scena dell’opera per le scuole sabato 12 febbraio.
E così le allieve e gli allievi delle classi 2^ LSA D, 4^ LSM A e 1^ MME E hanno avuto l’opportunità e il privilegio di ascoltare direttamente dalla voce del regista e insieme scenografo e costumista dell’opera il racconto non solo della trama, ma anche delle tante sfide artistiche e tecniche che la resa del capolavoro di Mozart porta con sé. In un approccio estremamente discorsivo e informale con il giovane uditorio, Stefanutti ha fornito elementi preziosi per una successiva piena fruizione di questo tipo di spettacolo, a cui la maggior parte se non tutti i ragazzi presenti non si era mai avvicinato prima e che un po’ coraggiosamente i docenti hanno deciso di proporre loro nel desiderio di ampliarne gli orizzonti culturali.
A corredare la presentazione fatta dal regista e a rispondere insieme a lui alle domande poste dagli studenti è intervenuto un “vecchio” amico del Malignani - non per età naturalmente ma per l’ormai pluriennale ruolo di frontman nella collaborazione tra il nostro Istituto e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, come ha ricordato il Prof. Roberto Verona. Si tratta di Stefano Laudato, Direttore di Produzione e di Allestimento, il quale ha brevemente coinvolto l’uditorio su alcuni interessanti aspetti del dietro-le-quinte di questa straordinaria impresa che ha visto, per la prima volta, il grande teatro cittadino nell’impegnativo ruolo di teatro di produzione e non di pura ospitalità.
Alla fine il risultato è stato, per così dire, di “rottura della quarta parete”, prendendo impropriamente a prestito un’espressione del mondo dello spettacolo per significare quanto l’incontro abbia abbattuto quell’invisibile muro che a volte si crea tra certe forme d’arte e il pubblico, particolarmente se molto giovane e apparentemente distante da determinati linguaggi espressivi.
Vale la pena ricordare che, prima dell’intervento in aula magna di venerdì 12, Ivan Stefanutti era stato intervistato dalle nostre allieve Chiara Della Bianca 4^LSM A e Gaia Martinis 3^ LSA D per la pagina della Cultura del Messaggero Veneto.