L’Epson HX-20 viene considerato il primo computer portatile. Era infatti il primo dispositivo a funzionare a batteria (ricaricabile) che fosse fornito di default con un display, una tastiera e memoria per salvare i dati.
Erano inclusi due programmi: un'applicazione per la modifica della memoria di sistema ed il Microsoft BASIC.
I dati potevano essere salvati in cassette (una da 30 minuti permette di salvare fino a 50KB), oppure era possibile comprare un TF-20 floppy disk drive.
La stampante ad aghi inclusa permetteva di stampare 24 caratteri per riga, a 42 righe al minuto.
La batteria consentiva un'autonomia del sistema di ben 50 ore, anche se bisognava stare attenti a spegnere l'HX 20 quando non serviva, dato che non esisteva una funzione di spegnimento automatico in caso di inutilizzo.
Nonostante il display LCD da 20x4 possa sembrare piccolo, questo era uno dei più grandi disponibili al tempo.
Il sistema permetteva l'inserimento di moduli di espansione per l'aumento della RAM, l'inserimento di porte di I/O analogiche, ecc.
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