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Anche noi, studenti della classe 1^ SGN (sezioni A e B ) e 2^ SGN dell'Istituto Malignani di San Giovanni, abbiamo onorato la giornata dedicata alle donne, contro la violenza loro rivolta, guardando rispettivamente  il film “L'amore rubato” e il cortometraggio “ Una bambola di pezza” .

Questi video ci hanno colpito molto e ci hanno fatto riflettere su ciò che di fatto succede attorno a noi e che potrebbe un giorno anche riguardarci da vicino.

Abbiamo così deciso di lasciare traccia dei nostri pensieri e di condividerne alcuni con voi, dopo aver visto il film:

La giornata sulla violenza alle donne non dovrebbe esistere perché in primis le donne dovrebbero essere sempre rispettate...
Secondo me la violenza peggiore è quella psicologica, in quanto permane in alcuni casì per tutta la vita. Mentre nel caso di una violenza fisica, come un livido, la “ferita” si rimargina col tempo, nella nostra mente questa “ferita” non si chiuderà mai....
Alcuni uomini violenti nella vita privata si comportano da padri modello, mascherando la loro personalità...
Quando ci si trova in difficoltà si deve parlare con qualcuno che non deve essere per forza un genitore, ma una persona con cui ti puoi esprimere liberamente...
La gelosia ossessiva spesso viene ritenuta una forma di amore e invece è pericolosa...
La violenza non è mai una scusa: la violenza non dovrebbe esistere....
Le persone diventano violente in base ai comportamenti che hanno subito loro stesse in passato, magari dai loro genitori; e questa violenza si trasforma in rabbia che poi  conduce le vittime a far del male agli altri. Però, dopo un po' che la vittima cresce  e capisce le situazioni, deve cambiare e non fare le stesse cose che l'hanno fatta soffrire...

Alcuni nostri pensieri, dopo aver visto il cortometraggio, sono i seguenti:

-Penso che la violenza in generale sia disgustosa, non solo sulle donne, ma su chiunque...

-Le persone al mondo d'oggi sono tanto esasperate e piene di problemi che a volte trovano la via più facile nei gesti più estremi.

-A proposito del protagonista maschile...” Non solo ha tradito la fiducia della ragazza, ma anche quella della madre che aveva una 'visione' completamente diversa del figlio. Sinceramente, se mi fossi trovato nella situazione della madre, non avrei avuto neanche la forza di guardarlo in faccia, perché mi avrebbe fatto talmente tanto schifo che non ce l'avrei fatta.”

- La violenza del ragazzo non consiste solo nella minaccia con le foto e i video, ma anche nell'aver preso in giro la ragazza per tutto il tempo.

-Io credo che la ragazza dopo questa esperienza rimarrà segnata a vita, non riuscendo più a fidarsi di nessuno.

-Che qualcuno finga d'essere una persona che non è, per adescare delle ragazze.... è una cosa che non dovrebbe mai succedere. Se ci si trova in queste situazioni (come vittime) non ci si deve vergognare, perché non si è sciocchi se si cade in queste “trappole”; semplicemente, a volte, i sentimenti prendono il sopravvento e ci “annebbiano la vista”: non ci fanno vedere le persone per come sono realmente.

-Secondo me è inutile dedicare giornate contro la violenza subita da parte di gruppi di persone o di un particolare sesso, perché la violenza viene subita da tutti, senza distinzioni.

-Penso che bisogna parlare spesso dei pericoli legati all'uso di Internet e dei dispositivi elettronici, però si potrebbe usare un linguaggio adeguato che riesca ad arrivare alle persone giovani. Secondo me, il film che abbiamo visto trasmette pienamente tale messaggio.

-Se io fossi vittima di un qualunque tipo di violenza, cercherei di reagire e di non farmi sottomettere e in tutti i casi andrei a denunciare i fatti.

 

Siamo in tanti, di provenienza e cultura d'origine e proprio per questo abbiamo presentato le nostre idee e sensibilità anche contrastanti.

 

LA CLASSE 1^ SGN A, 1^ SGN B, 2^ SGN         

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