Il 19 aprile 2024, gli studenti delle classi 5CBAB e 5LSAA hanno avuto l'opportunità di visitare la Casa Circondariale di Udine, un'esperienza che ha ampliato la loro comprensione del sistema penitenziario e delle politiche di reintegrazione.
La visita rientra nel progetto sul tema “Legalità, Carcere ed Esecuzione Penale Esterna”, e nel percorso sviluppato nella scuola e promosso dalle associazioni del territorio e che vede come capofila il MoVi FVG e che si colloca nell’ambito delle attività relative a “Prove tecniche di Volontariato” parte del sotto progetto "Volontariato e...". Questo si inserisce come percorso di approfondimento che ha visto coinvolte l’associazione Sisifo e Icaro con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna e la casa circondariale di Udine.
Durante la visita, gli studenti hanno incontrato la Comandante, un agente Ispettore dell'istituto e le Funzionarie della professionalità giuridico pedagogica. I ragazzi hanno fornito preziose informazioni sulla gestione del carcere e sulle sfide quotidiane che affronta il personale. La discussione ha permesso agli studenti di comprendere meglio le complessità del sistema penitenziario e il suo impatto sulla comunità; nonché il ruolo che la vita nel carcere ha per il reinserimento nella società.
Le classi hanno visitato diversi spazi interni del carcere, le zone delle camere di detenzione, la biblioteca, la scuola e le aree ricreative, etc. Questa parte della visita ha evidenziato l'importanza delle attività di integrazione e l'impegno della struttura nel fornire opportunità educative e ricreative ai detenuti, con l'obiettivo di facilitare il loro reinserimento nella società.
L'esperienza ha offerto agli studenti una prospettiva unica sulle realtà della vita carceraria e ha stimolato una riflessione critica sul ruolo della giustizia e della reintegrazione sociale. Un punto focale della visita è stata la comprensione di come la vita nel carcere possa essere strutturata per contribuire attivamente al processo di reinserimento dei detenuti. Attraverso programmi di formazione professionale, attività terapeutiche e iniziative culturali, il carcere si propone come un ambiente che, pur nell'ambito delle sue limitazioni, cerca di preparare gli individui per una seconda possibilità nella società. Questi sforzi mirano a ridurre il tasso di recidiva, promuovendo una transizione più sicura e produttiva per i detenuti una volta liberati.
La giornata è proseguita con momenti di riflessione e la testimonianza di detenuti e ex detenuti. Queste interazioni hanno fornito un ulteriore punto di vista, rendendo tangibili le storie personali di chi sta vivendo o ha vissuto esperienze di reclusione. Queste narrazioni hanno arricchito ulteriormente la visita, offrendo una prospettiva emotiva e personale sull'impatto delle politiche generali del sistema.
Vogliamo esprimere un ringraziamento di cuore a Martina Tosoratti per l'impegnativo lavoro di organizzazione e coordinamento che ha reso possibile questa attività educativa. Il suo impegno gioca sempre un ruolo cruciale nel successo delle attività nell'ambito del progetto PTV, arricchendo il percorso formativo degli studenti e promuovendo una maggiore consapevolezza su temi di fondamentale importanza sociale.
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