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Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

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La prof.ssa Catia Toso e il prof. Stefano Desinan in data 19/02 e 18/03 hanno accompagnato le classi 3^ CBAA e 3^ CBAB in visita presso la sede di Basaldella dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), per approfondimento didattico e orientamento. IL SCT4 (Struttura Complessa Territoriale 4) – Friuli Venezia Giulia dell’IZSVe offre supporto tecnico-scientifico alle Aziende Sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia e delle Direzioni Nazionali coinvolte nella tutela della salute pubblica, del patrimonio zootecnico e delle produzioni alimentari regionali. Garantisce servizi di diagnostica, sorveglianza, consulenza, assistenza e ricerca biomedica in grado di soddisfare i bisogni espressi dal territorio. L'istituto lavora in collaborazione con il Ministero della Salute, soprattutto nei momenti di allerte sanitarie internazionali, grazie alla sua attrezzatura all'avanguardia.

Abbiamo potuto vedere in funzione il rilevatore di struttura complessa MALDI-TOF utilizzato per l'analisi di composti termolabili e ad alto peso molecolare: ad esempio, alcune classi di biomolecole quali le proteine di membrana. Lo strumento è in grado, in particolare, di riconoscere microrganismi in tempi estremamente rapidi, attraverso una banca dati, attualmente non come metodo ufficiale.  Inoltre, sono state presentate tecniche come la PCR (polymerase chain reaction, utilizzata per replicare molte volte una specifica sequenza di DNA o RNA), ampiamente usata durante il periodo COVID.

Con la Dott.ssa Favretti, la dott.ssa Cocchi e la Dott.ssa Deotto abbiamo assistito alla lettura di alcune capsule contenenti terreni agarizzati su cui sono state fatte crescere colonie di microrganismi che gli studenti hanno campionato a scuola, girando per le aule e testando alcuni oggetti d’uso comune: arredi,  palloni da pallacanestro, tastiere dei PC, telefoni, passamani, tavolini etc.

Le colonie di microrganismi cresciute sono state isolate, visualizzate e identificate attraverso la tecnica MALDI e confrontate con le classiche tecniche di fermentazione degli zuccheri in micro e macrometodo, con lo scopo di confrontare la velocità di identificazione.

Abbiamo potuto osservare al microscopio l'applicazione della tecnica della fluorescenza per l'identificazione di alcuni protozoi, e in sala necroscopia, l'osservazione di un  prelievo da un organo animale per l’allestimento dell’esame batteriologico (prelievo in sterilità, prelievo in profondità, terreni utilizzati a seconda del microrganismo ricercato).

Si ringrazia il Dott. Agnoletti, Direttore dei laboratori di Udine per la disponibilità ad accogliere i nostri studenti.

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