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FORTI! ... quelli delle OFFICINE REGGIANE

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Un libro diverso, questo il commento a primo acchito del testo presentato qualche giorno fa all'aula magna del Malignani da Paolo e Adriano Riatti.

Padre e Figlio nelle vita e passione in comune per un gioiello dell'industria aeronautica italiana del '900: il Reggiane Re 2000 delle Officine Reggiane, che negli anni d'oro giunsero ad occupare oltre 40mila addetti.

Un libro diverso perchè con curati approffondimenti di tecnica aeronautica misti ad una prosa asciutta e piacevole,  traccia la storia di queste Officine e del suo velivolo di punta sino alla chiusura pochi anni or sono.  Officine, quelle Reggiane, che nacquero in un'area appassionata di motori, e dove, proprio grazie a loro, molte altre aziende ebbero il "know-how" per passare da artigianali a industriali. (l'ingegnere capo della parte aeronautica passò alla Ferrari nel dopoguerra...)

Paolo Riatti, ingegnere aeronautico, ha saputo inanellare una serie di evidenze dell'innovazione tecnologica espressa nel Reggiane 2000, come l'ala svegolata geometricamente e aerodinamicamente, oppure l'uso di utensili pneumatici e di stampaggi diretti (siamo nei primi anni '40) , l'uso di leghe leggere duralluminio placcate e di serbatoi alloggiati in ala stagna...tutte innovazioni che saranno adottate dalle case costruttrici europee solo negli anni '50.

Grazie ad Adriano Riatti (che lavorò alle Reggiane) tutti gli allievi e docenti dell'aula magna hanno potuto compiere un viaggio nella storia dell'innovazione tecnologica aeronautica...premessa fondamentale per capire l'aviazione moderna...tant'è che alla conferenza hanno partecipato attenti allievi e allieve delle classi seconde e terze AER, perchè la vicenda del caccia Reggiane Re2000, (il migliore che l'industria aeronautica italiana avesse concepito ma a cui i vertici dell'A.M. di allora preferirono un biplano ...sigh), può essere anche un'amara metafora per l'Italia di oggi.

L'evento è stato reso possibile grazie alla disponibilità oltre che degli autori, dei volontari del GAVS (gruppo amici velivoli storici) che dal 1983 restaurano velivoli per rimetterli in linea di volo! Un grazie speciale perciò all'ing. D.G. Cocconcelli ed ai suoi collaboratori....che attendiamo per lavorare insieme al prossimo recupero del Malignani : un Breda Ba19 del Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle! A presto, quindi.

 

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