Premio speciale a tre studenti del Malignani per un nuovo protocollo per il biorisanamento del suolo.
Maddalena Bucchi, Maria Veronica Di Lenardo e Federico Buttò, hanno conquistato un premio speciale al concorso europeo per giovani scienziati EUCYS tenutosi dal 19 al 24 settembre a Varsavia. Dopo l’ottimo piazzamento al premio FAST tenutosi a Milano la scorsa primavera, i 3 studenti - diplomatisi lo scorso luglio al Liceo Scientifico Tecnologico dell’ISIS “A.Malignani”- si sono aggiudicati la possibilità di essere ospitati 5 giorni presso l’Ufficio Brevetti Europeo EPO a Monaco in Germania il prossimo novembre.
77 i progetti presentati, 110 i ragazzi partecipanti provenienti da 36 paesi europei ed extra europei, 62.500 euro l’ammontare dei premi in denaro distribuiti ai progetti piazzatisi nelle prime 3 posizioni, oltre ai vari premi speciali distribuiti, questi in sintesi i numeri della 26° edizione di EUCYS, concorso europeo per giovani scienziati, voluto dalla Commissione Europea nato nel 1989 per incentivare la cooperazione e lo scambio tra giovani scienziati e soprattutto per stimolare lo studio di materie scientifiche e tecnologiche.
Il nuovo protocollo per diserbare suoli agricoli da erbe infestanti, studiato dai tre studenti del Malignani, permette di evitare l’accumulo di sostanze tossiche nel suolo dopo il trattamento con diserbanti, certamente utili ma spesso attivi anche dopo l’intervallo di tempo indicato dalle case produttrici. Generalmente le colture di mais e soia vengono trattate con interventi di diserbo e con mix di erbicidi. Ciò provoca un inquinamento del suolo, le piante risultano stressate, è ridotta l'attività fotosintetica e la produttività. Maddalena, Maria Veronica e Federico propongono l'implementazione del modello simbiotico delle micorriza (associazione tra miceli di fungo, batteri e la pianta), affiancato dal trattamento anche in pre-emergenza. Impiegando questa metodologia i tre studenti constatano che le piante sono meno vulnerabili e migliorano la loro produttività, la micorriza assorbe metalli pesanti e i metaboliti secondari dei diserbanti utilizzati e inoltre svolge un riciclo degli elementi azoto e fosforo presenti nel suolo, aumentano la compattezza del terreno evitando fenomeni di dilavamento.
Gli studenti del Malignani sono stati seguiti dai docenti Eliana Ginevra (biologia) e Giuseppe Motisi (chimica), con il contributo dell’ARPA (dott.ssa Marinella Franchi e Chiara Suraci) e del prof. Ceccon del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Udine.
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