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BAGLIORI di un PRESENTE DISTOPICO al Visionario

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Chi controlla il passato controlla il presente. Chi controlla il presente controlla il futuro. Questi gli slogan di apertura e chiusura della illuminante e inquietante conferenza su cinema e distopia intitolata “Bagliori di un presente distopico”. L’8 aprile 22 ben 8 quinte dell’ISIS Malignani si sono recate al cinema Visionario di Udine per ascoltare rapiti lo sceneggiatore Dott. Fabrizio Bozzetti, appassionato esperto di cinema e colto letterato.

Il cinema è una arte che crea mondi: società future in cui il potere dell’autorità (politica, tecnologica etc) pretende di controllare ogni aspetto della vita umana (come in 1984) e contesti sociali totalmente degradati causa catastrofi globali e incuria dell’uomo (come in The Road). Ingredienti ricorrenti nelle distopie cinematografiche: governi totalitaristi o scenari apocalittici, propaganda attraverso slogan e simboli (anche nazisti), monopolio dei mass media, riduzione drastica della privacy, omologazione dei cittadini, come hanno mostrato alcuni estratti da Metropolis e dal primo adattamento di 1984, realizzato nel 1956 e intitolato nell’edizione italiana Nel 2000 non sorge il sole.

Cosa ci insegnano queste distopie? Innanzitutto che la cultura è un’arma di difesa e che studiare storia è necessario. In 1984 la manipolazione del passato, attraverso la riscrittura degli articoli del Times, e la distruzione della lingua con l’invenzione di Newspeak sono due esempi di negazione della cultura e della storia. Anche in Brave New World la popolazione ignora il passato tramandato come barbarie e assorbe cultura attraverso la ripetizione ipnopedica di slogan. Il condizionamento viene considerato una pratica normale! I libri in Fahrenheit 451 vengono bruciati e questa dieta mentale ipocalorica rischia di produrre Idiocracy – una visione distopica dal graffiante e acido umorismo.

Perché il genere distopico è così popolare oggi? Forse perché si avverte il disagio di vivere in una società sbagliata (dove i privilegi degli oligarchi sono insopportabili, dove la violenza delle guerre e dei crimini e la sofferenza di chi li subisce è altrettanto insopportabile) e si vuole immaginare una realtà alternativa come in Matrix, Hunger Games, Blade Runner. Il paradosso è che la nostra realtà quotidiana supera la fantasia cinematografica: i visionari Brazil, District 9 ed Elysium rappresentano la drammatica esclusione del diverso e le tragedie dell’immigrazione nel Mediterraneo. Il Grande Fratello da spia nemica in 1984 a amato ospite della nostra privacy: felici e incoscienti ci lasciamo rubare la nostra intimità!

Voi giovani, cercatori di futuro, lasciatevi ispirare dai migliori romanzieri e cineasti del ‘900 per capire il complesso presente e immaginare il prossimo futuro. Perché nutrirsi di buone letture e buoni film? Perché la Letteratura e il Cinema di qualità anticipano le future tendenze della società in cui viviamo: saper analizzare i correnti sistemi politici, economici e sociali per essere consapevoli protagonisti delle nostre vite. Occuparsi e preoccuparsi del futuro non basta: bisogna abitare il futuro, anticipare i tempi, usare la propria immaginazione e creatività per agire. Occupare il futuro, cambiare il mondo e non lasciarsi governare dagli algoritmi di Google, Facebook, Instagram etc.

Un sentito grazie alla prof.ssa Alessandra Calisesi, referente attività cinematografiche, per aver proposto la conferenza nella sua sede ideale, il cinema Visionario. Merita avvicinarsi ai Bagliori di un Presente Distopico, merita farlo nel miglior contesto: la nuova e confortevole Sala Astra del Cinema Visionario. Fortemente raccomandato a tutte le Quinte Malignani del prossimo anno.

Prof.ssa Donatella Savonitto

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